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Google UX

Core Web Vitals: ottimizzare l'UX del sito per migliorare l'indicizzazione

14 April 2021
Tempo di lettura : 
8 minuti
Lauréline Kameleoon
Lauréline Saux
Laureline is Content Manager and is in charge of Kameleoon's content. She writes on best practice within A/B testing and personalization, based on in-depth analysis of the latest digital trends and conversations with Kameleoon's customers and consultants.

Tutti conosciamo i famosi algoritmi di Google, che setacciano i siti per offrire agli utenti i migliori risultati di ricerca in base alle loro richieste.

Sono loro che decidono il posizionamento delle pagine web nei risultati dei motori di ricerca. La prima posizione, che rappresenta circa il 35% dei click degli utenti, è il Santo Graal per tutti i brand che desiderano ottimizzare i loro guadagni online.

L'azienda di Mountain View di Google ha annunciato la modifica del suo algoritmo tramite il progetto "Core Web Vitals". In concreto, ciò significa che l'UX è ormai un criterio determinante per il ranking dei siti web. La notizia ha suscitato scalpore e sta spingendo i brand a garantire che vengano acquisite le basi di una buona user experience.

1 Performance e indicizzazione: la UX è un criterio determinante?

Per essere ben indicizzati su Google entrano in gioco tanti criteri: l'obiettivo di Google è quello di offrire ai visitatori la migliore esperienza possibile ed è per questo che anche l'UX ha un ruolo importante nel ranking dei siti.

Google ha rilevato che il 53% degli utenti di dispositivi mobile abbandona una pagina se impiega più di 3 secondi per caricarsi. Ciò dimostra che un sito, anche con contenuti pertinenti, non sarà visitato da più della metà dei visitatori se non performante.

L'UX, o "User Experience", fa riferimento all'esperienza dei visitatori su un sito. L'obiettivo dei brand è di migliorarla, ma, per farlo, si utilizzano strumenti di analisi comportamentale, A/B test e personalizzazioni. Ci sono molte leve per migliorare la User Experience di un sito: prestazioni e tempo di caricamento, design, facilità d'uso, qualità dell'esperienza complessiva e così via.

Inoltre, migliorare l'UX è una leva essenziale per aumentare le conversioni e la revenue online. Anche se ben referenziato, un sito con scarsa ergonomia e dalla navigazione complicata avrà grosse difficoltà a convertire i visitatori.

L'UX è quindi un criterio decisivo per migliorare SEO e conversioni. Anche se la classifica non cambierà drasticamente quando questi nuovi criteri arriveranno all'inizio di maggio, i brand già impegnati in un processo di ottimizzazione avranno un vantaggio e saranno quindi favoriti dagli algoritmi.

La pertinenza del contenuto rimane però una priorità assoluta e non bisogna trascurare i criteri già esistenti.

2 Come valutano l'UX gli algoritmi di Google?

Quattro criteri erano già stati presi in considerazione da Google per valutare l'UX dei siti:

  • Un sito "mobile friendly": i consumatori utilizzano sempre di più il cellulare per ottenere informazioni o acquistare online e Google predilige quindi i siti adattati a questo dispositivo.
  • Navigazione sicura: elemento essenziale per la navigazione dei visitatori, Google garantisce che la sicurezza sia essenziale sui siti indicizzati.
  • Protocollo HTTPS: Google penalizza i siti che non sono ancora passati a HTTPS, un protocollo che garantisce la riservatezza dei dati.
  • Nessun pop-in invadente: l'accesso alle informazioni sui siti deve essere immediatamente accessibile. Google quindi penalizza i siti con pop-in invadenti.

"Core Web Vitals": quALI SONO I NUOVI CRITERI DI VALUTAZIONE?

A partire da maggio 2021 gli algoritmi hanno preso in considerazione tre nuovi segnali che permettono di assicurare che la user experience sul sito sia fluida e pertinente.

Il caricamento delle pagine (Largest Contentful Paint)

lcp

La LPC designa la velocità di caricamento di una pagina web e la capacità di visualizzare gli elementi principali (titolo, immagine, contenuto visibile all'utente) sullo schermo dell'utente il più rapidamente possibile. Il consiglio di Google è di non superare i 2,5 secondi per il caricamento di tutti questi elementi.

L'interattività della pagina (First Input Delay) 

FID

Il FID valuta la reattività del caricamento di una pagina web, vale a dire il tempo che intercorre tra la prima interazione dell'utente e il momento in cui il browser risponde (cliccare su un pulsante, passare il mouse su un elemento). Google consiglia di avere un FID inferiore a 100 ms.

Visual Stability (Cumulative Layout Shift) 

CLS

Il CLS misura la stabilità visiva di una pagina durante il caricamento, al fine di evitare eventuali ritardi degli elementi dovuti a una visualizzazione ritardata. Questo fenomeno può generare frustrazione tra i visitatori che potrebbero erroneamente cliccare su un elemento indesiderato. Il consiglio di Google è di essere inferiore a 0,1 e di avvicinarsi il più possibile a 0.

3 Come prepararsi a questo aggiornamento?

Migliorare l'UX del tuo sito è una sfida continua, che richiede la mobilitazione di più risorse: metodologia, specialisti, roadmap, strumenti di ottimizzazione, ecc.

Ci sono molti elementi da testare per migliorare l'esperienza dei visitatori sul sito: CTA, moduli, pagine prodotto, home page, landing page, ecc. Tuttavia, i criteri adottati da Google sono orientati alle prestazioni ed è quindi questo problema che deve essere affrontato in via prioritaria.

Diversi strumenti ti consentono di analizzare le tue prestazioni:

  • Web Vitals: questa estensione di Chrome consente di visualizzare le prestazioni di LCP, FID e CLS.
  • Lighthouse: questo strumento di audit automatizzato permette di individuare i problemi sulla pagina.
  • Page Speed ​​Insights o web.dev: questo sito permette di analizzare la velocità di caricamento delle pagine.
  • Console di ricerca di Google: il nuovo report "Segnali web essenziali" di Search Console aiuta a identificare i gruppi di pagine che richiedono un'attenzione particolare.
  • Il Chrome UX Report (CrUX): questo insieme di dati pubblici consente l'analisi in condizioni reali.
  • Chrome DevTools: la nuova sezione "Esperienza" di Chrome DevTools permette di rilevare modifiche impreviste al layout.

Piano d'azione: migliorare il tempo di caricamento delle pagine

Per migliorare il tempo di caricamento delle pagine è fondamentale ottimizzarne diversi elementi:

  • Scegli un hosting di qualità: l'host del sito è un elemento molto importante e deve essere adattato alle prestazioni del tuo.
  • Riduci il peso dei file di codice: puoi ridurre le dimensioni di questi file rimuovendo gli elementi non necessari (righe vuote, spazi, ecc.) per migliorare i tempi di caricamento del tuo sito.
  • Ottimizza le immagini: i titoli, i font e i formati delle tue immagini devono essere ottimizzati per non rallentare il sito.
  • Utilizza la memoria cache: attivando il caching del browser puoi ridurre il numero di richieste tra te e il server, per quindi caricare le pagine più velocemente.
  • Rimuovi i plugin che non usi: più plugin utilizzi sul sito, più è probabile che lo rallenti.
  • Evita i reindirizzamenti: un reindirizzamento crea nuove richieste HTTP e allo stesso tempo aumenta il tempo di caricamento.

4 La UX, una sfida per la strategia di conversione

L'UX ha un posto centrale nella strategia di ottimizzazione delle conversioni e può avere impatto sull'indicizzazione.

Ci sono poi altri tipi di miglioramenti da attuare per avere la totale fiducia di offrire un sito dall'ergonomia impeccabile per i visitatori.

Grazie gli A/B test è possibile determinare qual è la versione migliore del sito in base al comportamento dei visitatori. Per esempio:

Ottimizzare cta e menù:

Per rendere più fluida la navigazione e incoraggiare i visitatori a consultare quante più pagine possibile e a rimanere sul sito più a lungo, è fondamentale ottimizzare gli elementi che permettano loro di spostarsi da una pagina all'altra e convalidarne gli step.

My jolie Candle, per esempio, aumenta le conversioni sui dispositivi mobile grazie ai test su un CTA sticky. Questa semplice modifica semplifica la navigazione dei visitatori e consente al brand di aumentare le conversioni del 17%.

 

MJC CTA

 

Ottimizzare la homepage:

Testando l'importanza dei prodotti e le informazioni visualizzate, ci si assicura che i visitatori raggiungano le informazioni o il prodotto che stanno cercando il più rapidamente possibile.

Renault, per esempio, adatta le categorie evidenziate in homepage sulla base dell'interesse rilevato su ogni visitatore. In questo modo ognuno ha accesso al prodotto che più lo interessa non appena arriva sul sito. Il brand ha così aumentato del 37% il numero di richieste di test.

 

Renault homepage

 

Ottimizzare le schede prodotto e il conversion funnel:

Affinché un visitatore aggiunga un prodotto al suo carrello e continui fino alla conferma dell'ordine, è essenziale che il suo percorso di navigazione sia impeccabile e fluido. Si possono testare la visualizzazione di prezzi, immagini, descrizioni, ma anche messa in evidenza di prodotti complementari o il mostrare messaggi urgenti.

Vertbaudet rafforza la fedeltà dei clienti e aumenta l'upsell personalizzando le sue schede prodotto. Aggiungendo messaggi personalizzati, il brand riesce a ottenere più membri per il suo programma di fidelizzazione e aumenta le conferme di acquisto del 15%.

 

Verbaudet

Con A/B test e personalizzazioni le possibilità sono infinite e l'obiettivo è testare continuamente l'intero sito man mano che il comportamento cambia, e insieme a esso anche il pubblico.

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Lauréline Kameleoon
Lauréline Saux
Laureline is Content Manager and is in charge of Kameleoon's content. She writes on best practice within A/B testing and personalization, based on in-depth analysis of the latest digital trends and conversations with Kameleoon's customers and consultants.